ESTESO IL BONUS MOBILI PER GLI HOTEL
RIMODULATO IL TAX CREDIT IN FAVORE DELLE IMPRESE ALBERGHIERE

Grande opportunità per il mondo dell’arredo italiano e per la qualità ricettiva italiana in seguito all’eliminazione del tetto massimo di spesa previsto per l’acquisto di mobili per le strutture alberghiere!

BONUS MOBILI PER GLI HOTEL: CHI PUÓ USUFRUIRNE

L’agevolazione fiscale è valida sia per le strutture alberghiere che per gli agriturismi e sarà utilizzabile anche in caso di interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo. La detrazione delle spese di arredo dovrà quindi sempre essere legata a un’iniziativa di vera e propria ristrutturazione dei locali.

BONUS MOBILI PER GLI HOTEL: COME FUNZIONA

In tale ambito ad oggi era fissato un tetto per l’acquisto di mobili pari al 10% delle spese sostenute per  l’intera ristrutturazione, su una spesa massima che può arrivare a 200.000€.

Con la proposta di modifica approvata scompare la quota del 10% e di conseguenza la spesa potrà essere destinata integralmente all’acquisto di mobili. Gli operatori alberghieri avranno quindi piena libertà di scelta nell’utilizzo della detrazione.

La notizia è stata accolta con entusiasmo dal presidente di Federlegno Arredo, Emanuele Orsini “Sono molto felice di questo risultato, a cui lavoriamo da tempo, perché sono certo rappresenterà una grande opportunità per il mondo dell’arredo italiano. Al tempo stesso, sono certo che darà un contributo importante per la riqualificazione delle strutture alberghiere, incrementando in tal modo la qualità della nostra ricettività. Siamo uno dei paesi più amati e visitati al mondo ed è nostra responsabilità presentarci al meglio.”

Confindustria Alberghi e Federlegno Arredo hanno però individuato una criticità nelle tempistiche previste per la dismissione degli arredi, perché si passa da 2 a 8 anni.

“L’emendamento approvato è un segnale importante di attenzione al nostro settore che sulle riqualificazioni è fortemente impegnato – dichiara Giorgio Palmucci, presidente dell’Associazione italiana Confindustria Alberghi – Dobbiamo però sottolineare una criticità riguardo ai tempi di dismissione degli arredi, che il provvedimento porta a 8 anni, ma confidiamo che su questo punto si possano poi trovare soluzioni più vicine alle esigenze del settore”.

Ci auguriamo che le strutture alberghiere sul territorio accolgano questa importante opportunità al fine di rinnovare e migliorare la ricettività spesso non al pari con quella straniera sia per organizzazione che di costi e modernità.
In tal senso è necessario uno svecchiamento e un cambiamento di mentalità organizzativa spesso troppo radicato a un sistema vecchio di stampo familiare più che imprenditoriale. L’ideale sarebbe riuscire a mantenere il calore tipico dell’accoglienza mediterranea con strutture e organizzazioni più all’avanguardia che offrano reali servizi e comfort agli ospiti.