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UFFICI OPEN SPACE: PRO E CONTRO
L’evoluzione delle professioni e degli ambienti di lavoro negli ultimi 30 anni.

Gli ambienti di lavoro sono notevolmente cambiati negli ultimi 30 anni ma tale rivoluzione non è partita dall’ambiente di per sé ma da un cambiamento sociale , aziendale e produttivo più ampio.
Sono cambiate le organizzazione, sono cambiate le aziende, sono cambiate le professioni, sono cambiati i rapporti e la gestione delle risorse.

Se una volta ognuno aveva  un ruolo ben definito e le professioni erano più tangibili e legate a un modello più tradizionale (contabilità, segreteria, vendite…), oggi non solo quelle stesse attività vengono svolte in modo diverso e richiedono diverse competenze e attitudini, ma ad esse si sono affiancate nuove professioni che fanno capo alla creatività!

Social marketing, comunicazione, graphic design, copy writing, relazioni esterne, community management sono tutte attività che richiedono una maggiore condivisione, relazione e confronto tra gli addetti.

Questo, insieme all’esaltazione del concetto di TEAM WORKING, e alla necessità di abbattere le barriere anche fisiche che per molti anni hanno paralizzato le aziende, hanno fatto in modo che si iniziasse ad uscire dallo spazio ristretto dei propri personali uffici verso i più moderni e innovativi OPEN SPACE.

Gli Open Space quindi nascono da un lato per ottimizzare gli ambienti di lavoro e i costi di arredamento e strutture, dall’altro per favorire la comunicazione interna, lo scambio e l’interazione tra colleghi nell’ottica di una maggiore proliferazione di idee e di problem solving.

UFFICI OPEN SPACE PIÙ CONTRO CHE PRO

In realtà diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato come questi open space hanno portato a un notevole peggioramento delle condizioni lavorative in termini di:

  • mancanza di privacy (visiva e acustica)
  • inquinamento acustico
  • maggiore distrazione con conseguente difficoltà di concentrazione e riduzione della produttività
  • difficoltà di adattamento a un’unica situazione climatica
  • maggiore veicolazione di virus: aumento delle assenze per malattia
  • aumento dello stress

Il rumore sembra essere la fonte principale di stress per chi lavora in uno spazio condiviso con molti ma ciò che emerge da una ricerca condotta dall’Università di Sydney e pubblicata dal Journal of environmental psychology, ciò che infastidisce maggiormente è la mancanza di sound privacy. A soffrire di mancanza di sound privacy è quasi il 50% di chi lavora in un open space.

Sulla scorta dei risultati di questa ricerca, il quotidiano inglese The Guardian, si è spinto oltre con un articolo dal titolo “Open-plan offices were devised by Satan in the deepest caverns of hell” (gli uffici open space sono stati ideati da Satana nelle caverne più profonde dell’inferno). In questo articolo si mette in evidenza che chi lavora in un open space è molto infastidito anche da altri fattori: la mancanza di privacy visiva, i disaccordi sulla temperatura ambientale, la qualità dell’aria e l’esiguità dello spazio disponibile.

Un altro articolo del The Atlantic’s “Collaborative Work-spaces: Not All They’re Cracked Up to Be” (spazi di lavoro condivisi:non sono tutti fatti per questo) parla di singoli stili di lavoro e della necessità di spazi in grado di soddisfare le esigenze della “personalità” di ogni singolo lavoratore a vantaggio dell’efficienza e della competitività.

UFFICI OPEN SPACE: I VANTAGGI SEMBRANO ESSERE FUMO NEGLI OCCHI

I vantaggi per cui gli open space sono nati: aumento significativo della comunicazione fra colleghi, della collaborazione e del confronto in realtà non sembrano più tali alla luce di tutto questo. I supposti benefici non riuscirebbero a compensare i costi umani in termini psicologici.

Anche alla luce di tutto questo Gensler (uno dei più importanti studi di progettazione del mondo) ha scelto di iniziare a valutare questo problema attraverso una serie di fondamentali domande: il passaggio da spazio individuale a open space ha travalicato i suoi supposti benefici? Siamo riusciti a migliorare la collaborazione ma a scapito della concentrazione? Abbiamo sottovalutato l’importanza della concentrazione come vantaggio competitivo di un’organizzazione?

Nel corso degli anni Gensler ha quindi analizzato 70.000 persone provenienti da 130 aziende tra le più importanti al mondo per capire i loro modelli e i loro ambienti di lavoro. Tale analisi partiva dal presupposto che la produzione del valore in ufficio è strutturata su quattro componenti fondamentali: la focalizzazione, la collaborazione, l’apprendimento e la socializzazione.

Da questa ricerca sono scaturite le prove che l’efficacia della collaborazione, apprendimento e socializzazione soffrono drammaticamente quando la capacità di focalizzazione (concentrazione) diminuisce. Opportune soluzioni ergonomiche atte a favorire la “focalizzazione” sono il fondamento di un ambiente di lavoro efficace.

È quindi necessario rimettere al centro del design del posto di lavoro l’individuo.

UFFICI OPEN SPACE: QUAL È LA GIUSTA SOLUZIONE?

Considerata l’esigenza di risparmio delle aziende basterebbe dotare gli uffici ad alta densità di appositi spazi di decompressione, che consentano l’isolamento sia per favorire la concentrazione sia per consentire una maggiore privacy durante le telefonate più importanti (professionali o private).

L’azienda finlandese Framery per esempio ha ideato delle sorte di “cabine telefoniche” o mini spazi riunione dove avere conversazioni ed incontri privati all’interno degli open space. Un’idea carina e innovativa ed indubbiamente una possibile soluzione ma che va a rispondere solamente all’esigenza di sound privacy ad esclusione delle altre criticità sopra riportate tipiche degli open space.

La sfida dei designer del lavoro d’ufficio è quindi quella di affrontare lo spettro delle esigenze individuali, con soluzioni scalabili ed efficienti che le organizzazioni siano in grado di gestire operativamente ed economicamente.
È necessario rimettere al centro della scena l’individuo. La concentrazione richiede un insieme più individualizzato di opzioni rispetto agli standard attuali di mercato.
Occorre inventare un luogo di lavoro che consenta una scelta individuale per le aree di lavoro principali e ambienti che favoriscano la collaborazione e la socializzazione.

Maggiore attenzione alla “persona” rispetto al “ruolo”.

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FOCUS ON: PARETI DIVISORIE IN VETRO
PARETI DIVISORIE IN VETRO: L’EVOLUZIONE

Le pareti divisorie in vetro sono estremamente funzionali all’interno degli ambienti di lavoro. Versatilità e innovazione tecnica consentono la privacy degli impiegati nello svolgimento dell’attività lavorativa e, allo stesso tempo, donano luce e respiro alle aree aziendali favorendo l’interazione, il lavoro di squadra, la comunicazione e la socializzazione.

L’innovazione delle pareti divisorie in vetro ha coinvolto l’estetica da un lato con possibilità di elaborate e personalizzate lavorazioni (laser, stratificazioni con tessuti e legni, pellicole LCD, sistemi di proiezione frontale e retroproiezione) e l’aspetto tecnologico dall’altro (a partire dalle sobrie mono lastra agli evoluti sistemi doppia lastra, dalle innovative partizioni a guida incassata fino alle classiche pareti divisorie e attrezzate).

PARETI DIVISORIE IN VETRO: COMFORT, BENESSERE E SOSTENIBILITÁ

La progettazione degli uffici attraverso le pareti divisorie in vetro viene effettuata per essere ecologicamente sostenibile e per un’intelligente partizione degli ambienti ufficio dal punto di vista architettonico.

L’uso di pareti divisorie in vetro può contribuire quindi al benessere mediante:

  • luce naturale e visione
  • isolamento acustico
  • sostenibilità ambientale

Un edificio, per essere definito “sostenibile”, non può considerare solo la sostenibilità ambientale, ma deve considerare anche la tutela del benessere dei suoi abitanti.

Sempre più studi dimostrano una correlazione positiva tra la salubrità degli ambienti interni e benefici quali la produttività, che aumenta con la possibilità di lavorare utilizzando la luce diurna e grazie a migliori condizioni acustiche, e la riduzione dell’assenteismo.

Non solo, è dimostrato che ambienti più confortevoli e salubri aumentano la produttività del personale degli uffici.

PARETI DIVISORIE IN VETRO: QUALI SCEGLIERE?

Sul mercato si possono trovare ad oggi diverse tipologie di pareti divisorie in vetro i cui costi cambiano di molto per prodotti che apparentemente possono sembrare tutti simili. Vediamone alcuni per evidenziarne le diverse caratteristiche tecniche che rispondono a diverse esigenze.

Da anni la nostra azienda ha fatto la scelta di rivolgersi a VetroIn per le pareti divisorie in vetro che, per rapporto qualità/prezzo e continua ricerca di innovazione tecnologica e di design, offre le migliori soluzioni presenti sul mercato.

TRUELIGHT41/42 è una famiglia di pareti interne mobili con la sola funzione di separazione, dal costo contenuto possono essere mono lastra o doppia lastra, hanno un profilo guida ridotto e hanno una spiccata predisposizione all’abbattimento acustico.

EVOLIVIN WALL è una famiglia di pareti interne costituita da un sistema integrato cieco e vetrato. Dotate dello stesso profilo guida ridotto, queste pareti divisorie possono essere realizzate con diversi materiali come vetro (mono o doppia lastra), legno e cartongesso. Possono inoltre essere dotate di illuminazione LED interna ai profili e hanno un elevato standard di abbattimento acustico certificato. La struttura Evolivin Wall consente inoltre l’inserimento delle porte senza un cambiamento di spessore.

HIDE è un sistema integrato incassato a pavimento e soffitto la cui resa estetica risulta essere molto elegante ed esteticamente più pulita in quanto visibile all’esterno c’è solo il vetro.

INWALL è l’ultima nata delle famiglie di pareti divisorie la cui caratteristica principale è l’assenza totale di collanti in tutti i fissaggi che avvengono invece in maniera meccanica. Viene in questo modo eliminato l’elemento di deperibilità del collante che viene garantito al massimo per 7 anni dai migliori produttori sul mercato. Dato questo significativo e fondamentale per un’azienda che rischia, dopo tale periodo di tempo, di dover riqualificare tutte le pareti divisorie per una questione di sicurezza e stabilità della struttura.

Il sistema di pareti Inwall è stato inoltre brevettato con l’inserimento di molle di compensazione che consentono la mobilità e la resistenza delle stesse anche se sottoposte a sollecitazioni sismiche.

Nel sistema integrato Inwall possono essere inserite pareti in vetro innovative con la possibilità di un sistema di oscuramento LCD e personalizzazione in serigrafia anche di grandi dimensioni.

Tutte queste tipologie di prodotti hanno delle peculiarità specifiche, delle caratteristiche tecniche ed estetiche uniche atte a rispondere alle diverse esigenze di ottimizzazione degli spazi, vivibilità degli ambienti e di bellezza estetica.

Vista l’ampia gamma di possibilità a disposizione degli studi di progettazione, siamo a disposizione di architetti, Ingegneri e geometri per la fornitura delle migliori soluzioni possibili presenti sul mercato e per supportare gli stessi nella fornitura di arredi ufficio chiavi in mano.

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ARREDO UFFICI: LA TESTIMONIANZA DI EMANUELE BETTUZZI MARKETING MANAGER DI GA.MA SRL

Abbiamo raccolto la testimonianza di Ga.Ma srl che l’anno scorso ha rinnovato tutti gli ambienti, modernizzato la sede con un’importante restyling e l’acquisto dei nuovi arredi per tutti gli uffici.

Il rinnovato arredo degli uffici affianca la crescita dell’azienda e la conseguente necessità di dare un nuovo volto e valore alla sua immagine sul mercato grazie alla creazione di una sede che diventi anche di rappresentanza con clienti italiani e stranieri, luogo di incontro di collaboratori e partner, di lavoro e presentazione di nuovi progetti.

ARREDO UFFICI: DAI RILIEVI ALLA FORNITURA DEGLI ARREDI

Ga.Ma ha scelto uno stile pulito, lineare e minimalista che dà un’immagine moderna ed essenziale all’azienda che punta ad essere anche polo tecnologico.

Lo staff di 9-18 si è occupato della progettazione con i relativi rilievi effettuati per l’ottimizzazione degli spazi fino alla scelta e fornitura degli arredi: sedute ergonomiche, cassettiere, pareti vetrate, armadi, tendaggi, scrivanie per operativi e sale riunioni.

Le scelte stilistiche e tecniche sono cadute su Alea Office per quanto riguarda i tavoli e gli armadi, Quinti Sedute per tutte le poltrone ergonomiche degli uffici, Salmar per le vetrate e le pareti divisorie e Caimi per altri accessori.

ARREDO UFFICI: L’INTERVISTA A EMANUELE BETTUZZI

Vi presentiamo l’intervista al Marketing Manager di Ga.Ma che ringraziamo per l’apprezzamento dimostrato verso il nostro lavoro, la nostra professionalità e presenza costante al fianco dei nostri clienti nella realizzazione di un progetto.

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SUPER AMMORTAMENTO PER L’ARREDO UFFICIO
Rinnovato per tutto il 2017 la possibilità del Super Ammortamento per l’acquisto di arredi.

Una notizia, in termini di agevolazioni fiscali, che ci riguarda da vicino.

Ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni è previsto un ammortament
o del 140%
che è stato prorogato coprendo quindi tutti gli acquisti effettuati entro il 31/12/2017 con almen
o un 20% di acconto già versato a tale data.

SUPER AMMORTAMENTO: BENEFICIARI

Chi può beneficiare del Super Ammortamento?

  • Titolari di reddito d’impresa
  • Esercenti arti e professioni

Tra i Titolari di reddito d’impresa, coloro che sono ammessi all’incentivo sono:

  • le persone fisiche esercenti attività commerciali gestita in forma di impresa familiare
  • società in nome collettivo e in accomandita semplice
  • società di armamento
  • società di fatto che hanno per oggetto l’esercizio di attività commerciale
  • società consortili a rilevanza sia interna che esterna
  • società per azioni
  • società in accomandita per azioni
  • società a responsabilità limitata
  • società cooperative e di mutua assicurazione
  • enti pubblici e privati, diversi dalle società, nonché i trust che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di un’attività commerciale
  • gli enti pubblici e privati, diversi dalle società, nonché i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di un’attività commerciale, con riferimento all’attività commerciale esercitata
  • stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti

Tra i professionisti, coloro che sono ammessi all’incentivo sono:

  • persone fisiche che svolgono attività produttiva di reddito da lavoro autonomo ai sensi dell’art.53 co.1 del TUIR
  • associazioni professionali senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche

Possono fruire dell’agevolazione anche le società tra professionisti costituite ai sensi dell’art.10 della L.183/2011

SUPER AMMORTAMENTO: SOGGETTI ESCLUSI

Sono esclusi dall’agevolazione:

 

  • i soggetti che si avvalgono del regime forfetario di cui alla L. 190/2014, posto che tali soggetti non determinano il reddito d’impresa o di lavoro autonomo in modo analitico, bensì forfetario, applicando il coefficiente di redditività previsto per la specifica attività ai ricavi o compensi percepiti nel periodo
  • gli imprenditori agricoli che svolgono attività di agriturismo e che si avvalgono del regime forfetario di determinazione del reddito d’impresa previsto dall’art 5 co.1 della L.413/91
  • i soggetti esercenti attività agricole che determinano il reddito d’impresa ai sensi degli art. 56 co 5 e 56-bis del TUIR
  • le persone fisiche e le società semplici, con riferimento all’attività agricola svolta entro i limiti previsti dall’art. 32 del TUIR
  • gli enti non commerciali non titolari di reddito d’impresa
  • i titolari di redditi equiparati a quelli di lavoro autonomo di cui all’art. 53 co.2 del TUIR

SUPER AMMORTAMENTO: AMBITO OGGETTIVO

Rientrano nell’ambito oggettivo dell’agevolazione i beni materiali strumentali nuovi acquistati nel periodo agevolato, anche mediante contratti di leasing.
Sono quindi inclusi nell’agevolazione anche i computer e le autovetture, mentre ne sono esclusi gli immobili.

Sono oggetto dell’agevolazione, salvo le specifiche esclusioni previste, i beni:

  • materiali
  • strumentali
  • nuovi
  • acquistati o in leasing finanziario

L’agevolazione spetta per gli investimenti in beni strumentali.

I beni devono, quindi, essere di uso durevole ed atti ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa.

Si considerano, altresì, strumentali per il comodante quei beni utilizzati dal comodatario nell’ambito di un’attività strettamente funzionale all’esigenza di produzione del comodante e che cedono le proprie utilità anche all’impresa comodante.

SUPER AMMORTAMENTO: BENI ESCLUSI

Sono esclusi dal Super Ammortamento gli investimenti in:

  • beni immateriali (es. software)
  • beni “usati”
  • beni merce (trasformati o assemblati per la vendita)
  • materiali di consumo
  • beni materiali strumentali per i quali il DM 31.12.88 stabilisce coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%
  • acquisti di fabbricati e costruzioni

SUPER AMMORTAMENTO: MAGGIORAZIONE DEL 40% DEL COSTO D’ACQUISTO

L’agevolazione si sostanzia in una maggiorazione del 40% del costo di acquisto dei beni agevolabili ai fini della deducibilità dell’ammortamento e dei canoni di leasing.
In altri termini, è possibile maggiorare le ordinarie quote di ammortamento e i canoni di leasing di un importo pari al 40%, arrivando così a dedurre, al termine del periodo, il 140% del prezzo d’acquisto.
In pratica, la deduzione ulteriore viene ripartita sulla durata del periodo fiscale di ammortamento, in proporzione alle quote stanziate e dedotte.

Per ulteriori specifiche e dettagli rimandiamo al seguente link.

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FORNITURE PER UFFICI: AL FIANCO DI PROGETTISTI E ARCHITETTI

Abbiamo una pluriennale esperienza nel settore ARREDO UFFICI. In questo progetto abbiamo curato la fornitura degli arredi per gli uffici di Scagliarini Broker assicurativo a Bologna.

Il progetto, a cura dello studio SGLAB, in particolare dei progettisti Gabriele Zanarini e Gilda Bottacchiari, è consistito in un intervento di restyling che ha comportato l’integrazione di alcuni elementi esistenti con altri nuovi che sono stati introdotti a marchio ICF-Office.

ARREDO UFFICI: SALA RIUNIONI

Nello specifico 9-18 ha fornito il tavolo Unitable Meeting che ha una struttura cromata e un piano in cristallo extrachiaro retroverniciato bianco, completo di predisposizione per cablaggio cavi a scomparsa.

Unitable è un sistema che si presta a continue trasformazioni perché si sviluppa attorno ad un elemento strutturale: la trave in alluminio estruso, che può essere utilizzata singolarmente o in combinazione con altre travi trasversali e rappresenta anche lo spazio di alloggiamento dei cavi.

La versatilità e la flessibilità rappresentano contenuti progettuali del sistema Unitable.
Infatti, i suoi elementi offrono la possibilità di realizzare composizioni speciali di qualsiasi forma e dimensione, di creare soluzioni particolari concepite espressamente sulle specifiche esigenze, scegliendo liberamente le finiture all’interno di tutta la gamma disponibile.
Le sedie Relay hanno una coordinata struttura cromata e il rivestimento in pelle. Negli uffici operativi  è stato invece fornito il tavolo modello P50, con sedie Luxy mod. Pratica.

ARREDO UFFICI: OPERATIVI

Il tavolo P50, non è un semplice tavolo da ufficio, ma un sistema tavolo pensato per rispondere con un unico prodotto alle molteplici esigenze del moderno spazio-ufficio.

La dimensione delle gambe di P50 conferisce grande stabilità e solidità alla struttura. La trave portante centrale è stata ideata come ulteriore rinforzo strutturale. In questo modo è possibile realizzare una pluralità di versioni: dalle misure più piccole di 140 o 160 cm fino ai 320 cm dei tavoli meeting, passando dalla postazione di lavoro singola a quella multipla, dal tavolo riunione alla scrivania executive, mantenendo omogeneità di forme e stile in armonioso equilibrio. E’ anche possibile equipaggiare ogni tavolo con una serie di accessori come porta-stampanti, cassettiere e divisori per una pluralità di utilizzi.

Gli armadi, su disegno dello studio di progettazione, sono stati invece realizzati su misura.

La nostra versatilità e la leggerezza della nostra organizzazione, ci consentono di rispondere alle diverse esigenze delle aziende e degli studi di progettazione attraverso la realizzazione di esecutivi standard o altamente personalizzati. Coniughiamo la grande capacità organizzativa  insita nel nostro dna con la capacità di selezionare e consigliare i migliori arredi e componenti per l’ufficio presenti sul mercato che rispondano alle diverse necessità del committente.

La ristrutturazione dei locali è durata circa 1 mese mentre il nostro impegno in cantiere per la fornitura e la posa degli arredi ha richiesto un intervento di 2 giorni.

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INQUINAMENTO ACUSTICO?
SE HAI UN LOCALE PUBBLICO DEVI CORRERE AI RIPARI

L’ inquinamento acustico è un problema in tutti gli ambienti ma lo è sicuramente a maggior ragione in un locale pubblico che si presenta come sinonimo di ricercatezza, qualità e valore dove le aspettative che si creano sono alte e dove i clienti sono pronti  inquinamento acustico a dare un giudizio non solo limitandosi al prodotto e alla sua qualità ma anche al servizio e al generale comfort dell’ambiente.

INQUINAMENTO ACUSTICO: CASE HISTORY

Berberé è una nota catena del settore ristorazione nata nel 2010 dalla passione per il cibo di due fratelli che hanno rielaborato il concetto di Pizza valorizzandone l’artigianalità attraverso un lavoro di ricerca delle materie prime, di studio degli impasti, di sperimentazione delle farine e di cura, nella preparazione e nella formazione dei suoi artigiani e dei locali in cui la pizza viene servita.

Tutti i locali sono caratterizzati da un progetto architettonico dallo stile giovane, contemporaneo e accogliente che celebra la bellezza della pizzeria contemporanea per un’esperienza food divertente, sana e accessibile.  Da Berberè ci vai per gustare e non solo per mangiare, il costo più alto della pizza è giustificato dalla qualità degli ingredienti ma deve essere sostenuto da un’immagine e un locale di altrettanto livello.

L’ultimo locale Berberè è stato aperto a Milano lo scorso ottobre. Come per gli altri è stato dato all’ambiente uno stile giovane e fresco realizzato anche con materiali di recupero e di design. In questo progetto molto ambizioso e creativo, l’acustica delle sale ha creato però qualche problema fin dai primi week end di apertura, in cui l’inquinamento acustico si è rivelato essere piuttosto fastidioso.

Le critiche si sono fatte presto sentire e i proprietari hanno iniziato a ricevere recensioni negative su Trip Advisor  proprio a causa di questa problematica che impediva ai clienti di godersi una serata di relax, chiacchierando fra amici e gustando una buona pizza! Insomma la difficoltà di vivere l’ambiente aveva assunto per i clienti un peso di gran lunga maggiore rispetto alla qualità della pizza. Presto si resero conto che il problema dell’ inquinamento acustico non poteva assolutamente essere sottovalutato perché costituiva un pesante deterrente alla frequentazione del locale.

Siamo stati così contattati dalla proprietà per un intervento d’urgenza sul ristorante e il nostro staff, dopo un adeguato sopralluogo, si è immediatamente attivato per risolvere il problema nel più breve tempo possibile.

Fortunatamente, negli ultimi anni le aziende hanno investito molto in ricerca e sviluppo del settore offrendo soluzioni sempre più innovative ed esteticamente  in linea con l’ambiente rispetto a qualche anno fa. Al giorno d’oggi è quindi possibile soddisfare veramente tutte le esigenze in materia.

INQUINAMENTO ACUSTICO: LA SOLUZIONE

Nel caso specifico l’intervento è stato realizzato montando alle pareti del locale dei pannelli di Caimi che utilizzano la tecnologia brevettata Snowsound la cui brillante intuizione sta nell’essere composti da materiale a densità variabile, che permette di ottenere un assorbimento selettivo alle diverse frequenze e quindi di ottimizzare l’acustica dell’ambiente nonostante lo spessore molto contenuto dei pannelli.

I prodotti Snowsound, oltre che essere eco friendly,  hanno inoltre ricevuto la certificazione Greenguard Gold, che convalida le loro caratteristiche di bassa emissione ed il loro contributo alla qualità dell’ambiente. Inoltre, i tessuti utilizzati sono antibatterici e facilmente pulibili.

Alla pagina delle nostre realizzazioni, potete vedere tutte le foto del locale e constatare voi stessi che l’applicazione di questi pannelli non ha in alcun modo deturpato l’estetica  del ristorante.

Ora le persone che si accomodano ai tavoli di Berberè Milano, possono tranquillamente farlo gustando un’ottima pizza in compagnia; tra le recensioni di Trip Advisor magari trovate altre critiche ma di sicuro non più quelle che sostengono che per parlarsi bisogna imparare a leggere il labiale.

Buona pizza a tutti!

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POSTAZIONI DI LAVORO PERSONALIZZATE
Ambienti di lavoro sempre più Smart

Quando si parla di arredo ufficio, parliamo di un design che deve essere basico e funzionale, semplice ed elegante ed in grado di far fronte a specifiche esigenze.

Noi di 9-18 siamo consapevoli che una postazione di lavoro deve essere realizzata su  misura a beneficio della persona che ci dovrà lavorare. Tutto; dalla scrivania alla sedia, dallo spazio disponibile alla possibilità di movimento, dall’altezza del monitor alle luci, deve essere attentamente studiato e adattato alle esigenze del singolo.

Le caratteristiche fisiche e le esigenze di ognuno di noi dovrebbero contribuire alla progettazione del perfetto spazio di lavoro. Abbiamo già parlato nel nostro articolo del 6 febbraio 2017 che trovi qui delle standing desk e quindi della possibilità di alternare posizione di lavoro in piedi e seduta.

In questo contesto possiamo e dobbiamo considerare anche la posizione del monitor del computer: la distanza dalla sedia e il suo posizionamento in altezza oltre che il suo orientamento.
La soluzione è semplice e a portata di mano anche se non molto utilizzata all’interno dei luoghi di lavoro.
I bracci regolabili dei monitor ci consentono di avere sempre la piena visibilità dello schermo in base alla nostra posizione , alla grandezza e all’altezza della scrivania che quindi diventa uno spazio mobile e non più fisso.
La possibilità di cambiare posizione e di trovare di volta in volta la “posizione” ideale per lavorare al meglio costituisce sicuramente un valore aggiunto all’interno degli uffici più moderni e attenti al benessere dei propri impiegati.

POSTAZIONI DI LAVORO PERSONALIZZATE
La mobilità lavorativa all’interno dell’azienda

Tale esigenza nasce anche da una maggiore mobilità lavorativa all’interno della stessa azienda dove sempre più spesso gli spazi sono condivisi e la comunicazione tra i colleghi è passata dal face to face alle chat o riunioni via skype.

In questo contesto anche gli arredi hanno subito necessariamente un’evoluzione:

  • non esiste più “la scrivania di proprietà” ma si ottimizzano gli spazi tra chi lavora dentro e fuori l’azienda
  • le superfici di lavoro si sono ridotte insieme ai computer e alla riduzione dei documenti cartacei in favore dei formati elettronici
  • le cassettiere, sempre più utilizzate per riporre i propri oggetti personali, vengono dotate di ruote proprio per poter essere spostate presso la postazione utilizzata in quel momento
  • gli spazi sono open e le scrivanie regolabili in altezza
  • aumenta l’uso di pannelli fonoassorbenti che consentono di mantenere una certa privacy e di ridurre l’inquinamento acustico degli spazi comuni
  • aumentano gli home working

Cambia totalmente il modo di progettare l’ufficio che passa dall’essere totalmente “piatta” e uguale per tutti a fortemente personalizzata e adattata al brand stesso, al marketing aziendale e alle peculiarità del singolo dipendente.

Nota bene: le postazioni di lavoro in foto sono di Humanscale

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Cliente: Azienda privata
Settore: Moda
Luogo: Casalecchio di Reno (Bo)
Anno: 2015
Superficie Intervento: 650 mq su 3 livelli
Interventi: Nuovi Arredi, Partizioni divisorie, Sedute ergonomiche. Riconfigurazione 180 postazioni lavoro. Demolizione Pareti in cartongesso, vetrate e divisorie cieche. Rilievi e progetti esecutivi. Stesura del Cronoprogramma dei lavori. Gestione del cantiere.

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Cliente: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Settore: Didattica
Luogo: Rimini (Rn)
Anno: 2015
Superficie Intervento: 150 Mq su 1 livello
Interventi: Completamento Scaffalature. Rilievi e Progetti esecutivi

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Cliente: Azienda privata
Settore: Hair Care
Luogo: San Pietro in Casale (Bo)
Anno: 2015
Superficie Intervento: 400 mq su 2 livelli
Interventi: Arredi, Sedute Ergonomiche, Cassettiere, Pareti Vetrate, Armadiature, Tendaggi, Rilievi e Progetti esecutivi. Gestione della fornitura.

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